I benefici di una casa senza gas


Il metano oggi non è la fonte energetica più economica. Lo è rispetto a gasolio e gpl, ma esistono diverse soluzioni che, rispetto al metano, diventano molto più vantaggiose e, allo stesso tempo, più ecologiche.

Come saprai il metano viene utilizzato principalmente per 3 scopi:

  • Riscaldamento
  • Acqua calda sanitaria
  • Cucina

RISCALDAMENTO

Per farti un esempio, i costi energetici di chi utilizza una caldaia a biomasse (legna, pellet…) o una pompa di calore per scaldare casa sono decisamente più bassi (dal 30% al 50% in meno) rispetto a chi utilizza il metano. Questo perché, da una parte (legna, pellet, biomasse in genere) la materia prima ha dei costi minori rispetto al metano, dall’altra (pompa di calore) abbiamo una macchina in grado di “trasferire” alla nostra casa energia termica già presente nell’ambiente esterno. Entrambe le soluzioni, quindi, sono più vantaggiose rispetto al metano.

Se ti scaldi con una caldaia a pellet o una pompa di calore elettrica, la tua spesa per il consumo sarà pressoché la stessa. Rimane, invece, più economico l’uso della legna.

Ma perché dovresti preferire l’energia elettrica a pellet e legna?

Principalmente per 2 motivi:

  1. La caldaia a biomasse dovrai caricarla giornalmente e stoccare sacchi di pellet o quintali di legna da qualche parte. Anche se utilizzi un sistema di stoccaggio e di caricamento automatico (che avrai pagato profumatamente togliendo spazio alla tua casa) dovrai comunque far arrivare quantità enormi di materiale a casa tua o andarlo a comprare. Con l’energia elettrica, ovviamente, non hai questo problema.
  2. L’energia elettrica puoi produrla autonomamente con il fotovoltaico e quindi in modo gratuito. In questo caso, i risparmi annuali possono arrivare al 90% (cioè passare, ad esempio, da 2.500€/anno a 250€/anno). Produrre allo stesso modo legna o pellet in modo gratuito ed automatico diventa un po’ più complicato.

Ovviamente c’è chi, per vari motivi, preferisce la legna, magari ha un bosco di proprietà o semplicemente non vuole cambiare le proprie abitudini ed è comunque una scelta valida.

Ma se vuoi unire comfort ambientale (temperatura desiderata e riscaldamento 24h/24), migliore qualità della vita (non essere schiavo del proprio impianto di riscaldamento) ed estremo risparmio, sai già qual’è il mio consiglio!

Questo vuol dire che, con una pompa di calore e un impianto fotovoltaico dimensionato in modo corretto, puoi eliminare la bolletta del gas e allo stesso tempo diminuire quella della luce?

Ebbene sì!

Questo, però, non vuol dire che sia SEMPRE conveniente sostituire la caldaia con una pompa di calore.

Analisi Energetica

Se hai un consumo molto limitato, per esempio hai un piccolo appartamento con un consumo di circa 500-600€/anno di metano, sostituire la caldaia con una pompa di calore la reputo una spesa eccessiva. Anche per le case al mare o in montagna utilizzate poco ti consiglierei di mantenere la caldaia. Ma con consumi superiori ai 1.500€/anno, il sistema in pompa di calore diventa davvero molto interessante.

ACQUA CALDA SANITARIA

Anche produrre acqua calda sanitaria diventa più vantaggioso con un sistema in pompa di calore. I risparmi rispetto al metano, in questo caso, possono arrivare circa al 30%, mentre superano il 70% rispetto al classico boiler elettrico.

Esistono sistemi dedicati solamente all’ACS, quindi bollitori in pompa di calore, oppure è possibile utilizzare la pompa di calore sia per il riscaldamento che per l’ACS.

CUCINA

In ultimo, i classici fornelli a gas possono essere sostituiti da un piano cottura ad induzione che, tra l’altro, è più sicuro, consuma meno rispetto al gas ed è anche più elegante.

Mi raccomando, non confondere il piano cottura ad induzione con le piastre a resistenza elettrica! I piani ad induzione magnetica scaldano solo il contenitore (pentola, padella, etc…) e consumano decisamente meno delle piastre (che invece hanno un consumo molto alto), ma soprattutto consumano meno del classico fornello a metano.

Come vedi, non è un’idea futuristica immaginare una casa senza gas. Basta solo valutare in maniera corretta le soluzioni più adatte al tuo caso specifico e, soprattutto, alle tue abitudini.

Quello che hai visto, in realtà, è la base del nostro sistema Casa Senza Gas, che prevede l’eliminazione dell’impianto del gas metano e l’elettrificazione totale dei tuoi consumi, con dei risparmi notevoli ed un aumento del comfort termico.

Se vuoi liberarti anche tu dai costi del metano e ridurre all’osso i costi dei tuoi consumi, scrivimi alla sezione Contatti.

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9 thoughts on “I benefici di una Casa Senza Gas

  • giovanni

    on

    Spero riesca a chiarirmi le idee sulle opportunità di optare ad una casa senza gas.

  • Stefano Previtero

    on

    Buongiorno Giovanni, gli interventi con il metodo Casa Senza Gas hanno l’obiettivo di rendere l’immobile indipendente, o comunque di predisporlo per la completa indipendenza.
    Elenco brevemente i passaggi per chiarezza:
    – conversione impianti da gas a elettrico (pompa di calore, piano a induzione…)
    – fotovoltaico con accumulo per raggiungere il 70-80% di indipendenza elettrica
    – predisposizione per gli scenari futuri:
    >>> energy sharing (sistemi intelligenti di gestione e scambio di energia tra privati)
    >>> distacco completa dalla rete elettrica (sistemi di accumulo stagionali, ad esempio idrogeno)

    Trova più informazioni sul sito http://www.casasenzagas.it in cui può ricevere anche un piccolo report in omaggio.

    Rimango a disposizione, Stefano.

  • Nino

    on

    Salve, ho una curiosità. Su internet quando si parla di piano a induzione trovo solo articoli che lo sconsigliano per via di un costi di consumo maggiori rispetto a quello a gas. Lei dice il contrario. Non metto affatto in dubbio quello che dice ma perché allora sono più gli addetti ai lavori che lo sconsigliano che quelli che lo consigliano? Chiedo perché lo avrei voluto sempre acquistare ma poi alla fine ho sempre desistito. Grazie

    • Stefano Previtero

      on

      In termini di consumi, il fornello a gas “costerebbe” leggermente meno, ma ci sono 2 aspetti da considerare. Il primo è che il piano a induzione ha un’efficienza maggiore in quanto scalda direttamente gli elementi (pentole, padelle, cibo…) mentre la fiamma disperde molto calore in ambiente. Il secondo aspetto è legato al fatto di eliminare l’allacciamento del gas. In questo caso si vanno ad eliminare tutte le quote fisse presenti in bolletta. Inoltre, come ha detto Antonio (che ringrazio della risposta) il concetto dell’induzione non è da confondere con le piastre elettriche a resistenza, che hanno dei consumi estremamente alti.

  • Zucchetto Antonio

    on

    un piano ad induzione consuma molto meno rispetto ad una piastra tradizionale con resistenza elettrica.

  • Maurizio

    on

    Trovo molti articoli tutti interessanti sul risparmio energetico e sulla convenienza NO GAS, però in tutti i casi non si tiene conto della zona di residenza in cui installare questi impianti NO GAS, oltre alla posizione della propria abitazione.
    Abito al Nord, tetto esposto a SUD 6 ore al giorno, ma non può supportare altro peso e oltre a questo ci sono divieti paesaggistici nel mio comuine, per cui potrei installare FV a incasso (rifacimento delle travi del tetto); preventivo di spesa FV euro 24mila per avere 3 Kw. Pompa di calore e fornello a induzione = richiesti almeno 6 kw.
    Il costo dell’energia elettrica resta invariato anche per PdC, superata una soglia di consumo si passa alla tariffa superiore (ho chiesto a molti fornitori della mia zona). Al riguardo ho fatto un esperimento 3 anni fa utilizzando pannelli elettrici come riscaldamento per 4 mesi invernali e ho speso 6mila euro di luce. L’anno scorso accendendo la stufetta elettrica 2 ore al giorno ho speso un extra di 100 euro al mese.
    Ho riscaldamento a metano, ma la casa è molto grande (186 mq su due piani) ed esposta a SUD e NORD, con nuovi serramenti, ma senza cappotto. Zona sud con caldaia metano accesa dalle 5 alle 20 arrivo a 22°C, zona Nord arrivo difficilmente a 15°C. Sto considerando il pellet (caldaia tradizionale vecchia di 20 anni) o il cippato ma come riscaldare casa usando i termosifoni e avendo ACS tutto l’anno? Oltre a questo non ho la possibilità di investire subito grandi somme di denaro nè di chiedere un mutuo. Quali soluzioni. Spesa attuale GAS (tutto incluso) € 2400 anno + Luce 650 € / anno.di cui non oltre 500 € materia prima e il resto Imposte, oneri, trasporto, ecc.
    Grazie per una eventuale risposta.

    • Stefano Previtero

      on

      Ciao Maurizio, che cosa intendi per “non si tiene conto della zona di residenza”? Non è possibile NON tenerne conto quando si progetta un impianto termico.
      Per quanto riguarda i vincoli paesaggistici, quasi tutti i comuni richiedono il semi-integrato, che sarebbe l’installazione standard, e non l’integrato completo (salvo poche eccezioni).
      Chiaramente il tetto dev’essere in condizioni di reggere un impianto fotovoltaico per oltre 30 anni.
      Voglio, però, fare una precisazione. Il sistema Casa Senza Gas prevede esclusivamente biomassa o pompa di calore. Nessun altro sistema come serpentine elettriche, resistenze di vario genere, caldaie o boiler elettrici, stufette, etc.
      Come ripeto sempre, la conversione degli impianto da GAS a SENZA GAS deve convenire anche senza fotovoltaico!
      Chiaramente non sono operazioni low cost, quindi bisogna fare un investimento di un certo livello, magari supportato da eventuali detrazioni fiscali.

      • Maurizio

        on

        Ciao Stefano, ti ringrazio per le tue delucidazioni, sto optando per un impianto a biomassa con distacco completo dal gas, per non dover rifare il tetto al momento; causa Covid alterno 2 mesi di cassa a 1 mese di lavoro, ho dei piccoli risparmi, ma avendo genitori anziani preferisco conservarli almeno fino alla fine dell’epidemia perchè non so cosa potrebbe succedere a tutti noi. Sicuramente ti scriverò nel prossimo futuro. Chiesi già un sopralluogo per installazione piccolo solare termico sul tetto, ma il Comune mi spiegò che eventuali pannelli avrebbero dovuto essere ad incasso fra le tegole e non coprire l’intera superfcie del tetto. La mia zona climatica è E, d’invero arrivo anche a -16°C e d’estate raramente supero i 30°C.
        A presto e grazie per la tua risposta.

  • Monica

    on

    Buongiorno,
    sto pensando di effettuare lavori di riqualificazione energetica al mio appartamento ubicato a Milano al terzo e ultimo piano di una palazzina del 1920 dotato di riscaldamento autonomo a metano e infissi a risparmio energetico (85mq calpestabili). La coibentazione come può immaginare non è delle migliori ed essendo un condominio non credo di poter installare un impianto fotovoltaico
    Ho pensato di migliorare la coibentazione utilizzando sulle pareti perimetrali le pitture in nanotecnologia di una nota casa e sostituire l’attuale impianto di riscaldamento a radiatori con uno a soffitto che funga anche da raffrescamento.
    Poichè ho già il piano ad induzione (che trovo eccezionale sotto tutti i punti di vista), se mettessi la pompa di calore potrei eliminare il gas. Siccome non credo di poter installare il FV, ritiene che l’investimento possa essere conveniente? Se no, quali alternative mi suggerisce?
    Grazie per un’eventuale risposta

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