Come scegliere l’impianto di riscaldamento di casa

Scegli il giusto impianto di riscaldamento per la tua casa e lascia perdere le convinzioni sbagliate dell’amico di tuo cugino

riscaldamento di casaQuante volte ti è capitato di essere tra amici, magari durante una cena o una gita in montagna, e finire col parlare di lavoro? A me succede costantemente e quando mi ritrovo a parlare con persone che lavorano in settori diversi dal mio, cerco sempre di capire che idee hanno sul tema del riscaldamento e del risparmio energetico.

Questo è uno dei motivi per cui torno a casa con il mal di testa!

A volte mi ritrovo a parlare con persone che hanno provato a fare un passo verso il risparmio energetico e sono rimasti totalmente delusi. C’è chi ha installato un impianto fotovoltaico convinto di non veder più arrivare la bolletta della luce, oppure chi ha acquistato una pompa di calore senza avere nessun risparmio.

Queste esperienze generano, purtroppo, delle convinzioni totalmente sbagliate nella testa delle persone. Convinzioni che dilagano come virus ai tempi dell’epidemia spagnola!

Frasi del tipo “il fotovoltaico è una fregatura, non conviene” oppure “mi tengo la caldaia perché la pompa di calore è elettrica e consuma di più” sono all’ordine del giorno.

Ovviamente non ce l’ho con chi la vede in questo modo, magari perché il fratello del vicino di casa ha avuto un’esperienza poco soddisfacente.

Il problema non sono le convinzioni sbagliate! Il problema sono le esperienze negative!

Perché succede? Perché ci sono clienti che sganciano fior di quattrini per interventi energetici per poi maledire il giorno in cui hanno ascoltato quel venditore?

Provo a rispondere senza dilungarmi:

Il primo errore, spesso, lo fa il cliente quando comincia a chiedere preventivi a caso!

Prima di chiedere preventivi in giro, sperando di trovare l’azienda che ti da di più, al prezzo più basso, devi prima capire che tipo di intervento devi fare! È inutile chiedere 100 preventivi per una pompa di calore se nel tuo caso specifico non ti conviene (sì, esistono casi, anche se limitati, in cui la pompa di calore non è la soluzione ideale)! Oppure chiedere preventivi per un solare termico che faccia integrazione al riscaldamento quando hai i termosifoni con 70° di mandata!

La prima cosa che devi fare è analizzare la situazione di partenza e capire qual è la tecnologia che serve per risolvere i problemi dei TUOI consumi, nella TUA abitazione, in base alle TUE abitudini. A quel punto capire le potenze in gioco e il fabbisogno termico dell’immobile (ed eventualmente capire se è possibile abbatterlo con interventi di isolamento). Solo dopo queste considerazioni è possibile andare a scegliere il tipo di impianto. Anzi, spesso la marca, il modello, etc… sono l’ultima cosa! Non che non siano importanti, intendo dire che sono l’ultima cosa in ordine cronologico.

Quindi il punto di partenza è fare un’analisi dell’immobile per individuare quali sono le criticità da correggere.

Ma come faccio ad analizzare il mio immobile?

Al link qui sotto spiego come fare un’analisi dell’immobile in maniera veloce, togliendoti una marea di grattacapi.

>>> Come fare un’analisi energetica del tuo immobile <<<

Il secondo errore, invece, lo fa chi ti vende l’impianto.

Spesso succede che la scelta del tipo di impianto non venga fatta sulla base di ciò che realmente serva al cliente, ma piuttosto in base a cosa conviene al venditore.

Non in maniera estrema, parlo di dettagli. Ad esempio, venderti una pompa di calore con una potenza leggermente più grande di quanto serva, oltre ad avere un costo maggiore (a volte irrisorio) può ridurre l’efficienza di tutto il sistema.

In questo caso serve un dimensionamento preciso della macchina, oltre ad una serie di verifiche da effettuare ipotizzando i peggiori scenari (in caldo e in freddo) e simulare il comportamento della macchina.

Questo è quello che facciamo di prassi prima di installare un impianto ad un nostro cliente, ma purtroppo è un’attività che viene quasi sempre tralasciata da chi vende perché reputata inutile (e costosa)!

Chi ne fa le spese, poi, è il cliente, che si aspetta un beneficio di 100 e si ritrova a risparmiare solo 70.

Questo è ciò che crea l’insoddisfazione del cliente e che dà poi luogo a tutta una serie di convinzioni errate (ma giustificabili) nei confronti del risparmio energetico.

Detto questo, se stai valutando di cambiare il tuo impianto di riscaldamento ma stai ancora brancolando nel buoi, puoi cominciare da QUI.

Alla prossima,

Stefano.

Analisi Energetica

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