Fotovoltaico e pompa di calore: è una buona soluzione?
[Una delle migliori soluzioni per avvicinarsi all’indipendenza energetica]
Probabilmente hai già sentito parlare di questa soluzione, magari navigando in internet oppure parlandone con conoscenti.
Ma è una soluzione davvero interessante?
Considera che, ad oggi, i migliori sistemi per scaldare casa e produrre acqua calda sanitaria (e che non ti diano lavoro come il pellet o le legna) sono le pompa di calore. Questo perché ti da la possibilità di produrre calore in maniera estremamente efficiente già da sola. A parità di energia assorbita, infatti, ci garantiscono maggiore contributo termico rispetto ad altri comuni generatori di calore.
Ma veniamo al nocciolo.
Perché fotovoltaico e pompa di calore è una soluzione molto efficace?
Considera che le pompe di calore sono generatori alimentati ad energia elettrica e, di conseguenza, fare in modo che questa energia elettrica sia prodotta gratuitamente è decisamente vantaggioso.
Come ho scritto sopra, la pompa di calore è già di suo più efficiente rispetto ad altri sistemi: ti permette di risparmiare circa il 30% rispetto ad una caldaia a metano e fino al 50% rispetto a gpl e gasolio. Questo pagando l’energia elettrica.
Se, invece, l’energia elettrica te la produci con un impianto fotovoltaico, capisci che il vantaggio si moltiplica?
Ma come faccio a sapere di quanta energia elettrica avrò bisogno per soddisfare le richieste delle pompe di calore?
Una stima è possibile farla. Facciamo un esempio.
Diciamo che attualmente ti scaldi con il metano e che il tuo consumo si aggira intorno ai 2500 mc/annui (oppure 2250 euro, se consideri che un mc di metano costa circa 90 cent).
Per capire come trovare i kWh elettrici equivalenti mi basta fare questo calcolo:
2500mc X 9,54 = 23850 kWh
9,54 è il potere calorifico del metano espresso in kWh/mc.
Se vuoi approfondire il tema vai all’articolo sul confronto dei combustibili.
Quindi ora sappiamo che per scaldare casa tua ci vogliono 23850 kWh
Spero che tu non sia caduto dalla sedia pensando al costo di 23850 kWh 🙂 sono kWh termici, non elettrici.
Ora ascoltami con attenzione.
Una pompa di calore elettrica ha un COP medio di 3,2 circa, il che vuol dire che se fornisco un kWh elettrico alla pompa di calore essa mi restituisce 3,2 kwh termici.
Che significa quindi?
Significa che il valore di prima, cioè 23850 kwh andrà diviso per 3,2.
Otterrò così il consumo elettrico della pompa di calore.
23850/3,2 = 7453 kwh
Ti faccio un altro appunto: il COP delle pompe di calore può anche variare in bene o in male di qualche decimale in funzione dellatemperatura di mandata, della zona e di alcuni accorgimenti in fase di montaggio (montando, ad esempio, la macchina esterna a sud otterrò un miglioramento del rendimento della macchina).
Naturalmente ti chiederai se ha senso scaldarsi con l’elettricità e se il costo della bolletta elettrica sia comunque accettabile.
Beh, dal 2018 le tariffe elettriche saranno estremamente agevolanti per i clienti con consumi medio-alti, arrivando addirittura sotto i 20 cent/kWh, questo in sostituzione della tariffa D1 dedicata alla sola pompa di calore.
Con questa tariffa, in sintesi, pagherò la corrente circa 0,20-0,23 euro al kWh, decisamente meno rispetto alle vecchie tariffe (nel caso specifico si sarebbero raggiunti tranquillamente costi intorno ai 0,38 euro al kWh).
In conclusione, nel caso preso in esame, avrò costi annui intorno ai 1700 euro, risultato dalla seguente operazione:
7453×0,23 = 1714,19 euro/anno
In definitiva se passassi dal metano alla pompa di calore avrei un vantaggio annuo di circa 800 euro!
Ed il fotovoltaico?
Adesso arriva il bello! Considera che un sistema fotovoltaico, adeguatamente dimensionato, potrà, come minimo, fornirti il 75% della corrente di cui avrà bisogno la pompa di calore, portando i tuoi costi iniziali da 2250 a 425 euro!
Come ti ho spiegato in questo articolo sulla produzione del fotovoltaico, dovrai dimensionare un impianto con determinati parametri e, per semplificare, nel caso preso in esame, dovrai dimensionare un impianto facendo questo calcolo:
7453/1150 = 6,48 kWp
In sintesi, per ottenere un impianto ottimizzato nei costi e negli utilizzi dovrò ipotizzare un impianto che stia tra i 6 e i 6,5 kWp.
Cosa abbiamo compreso con questo esempio?
Beh, che installando congiuntamente fotovoltaico e pompa di calore i nostri costi iniziali sono stati ridotti dell’ 80%!!
Ora non ti resta che contattarmi attraverso la sezione dedicata per richiedermi un incontro preliminare per studiare insieme la soluzione adatta alle tue esigenze!
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A presto,
Stefano.
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Alberto
on05/03/2018 at 7:58 says:
Io ho pompa di calore da 6 le tariffa non D1 ma domestici con pompa di calore(F1 0,084. F2 0,073)il fotovoltaico L ho nel contatore da 3 kw,consumi luce ed elettrodomestici in casa.in in verno quando si usa la pompa non c’è sole quindi poca produzione di elettricità ,in estate la pompa serve solo per scaldare L acqua sanitaria.quindi ritengo sia più utile il fotovoltaico appunto nell altro contatore.condivide il mio ragionamento?grazie Alberto
Stefano Previtero
on05/03/2018 at 10:04 says:
Ciao Alberto, dal punto di vista prettamente energetico ed economico, l’ideale sarebbe avere un solo contatore per tutto. In questo caso, oltre a pagare una sola volta i costi fissi, aumenterebbe di molto la percentuale di autoconsumo, andando ad aumentare notevolmente l’efficienza dell’impianto FV e riducendo, quindi, l’energia immessa in rete.
giuseppe
on16/03/2018 at 0:46 says:
Ciao, non ho capito come fai a dire che si risparmia l’80 %.
e i giorni di nebbia (io abito a Brescia) e i giorni di pioggia e le sere e i pomeriggi quando il fotovoltaico non produce più ?
mi sembra non corretto dire che si risparmia cosi’ tanto.
e i costi superiori di un impianto a pompa di calore e dell’impianto fv ? non vengono conteggiati ?
grazie.
giuseppe