Stai pensando di migliorare l’efficienza energetica di casa ma non sai da dove partire?

[Le linee guida fondamentali per ottenere risultati ottimali con i giusti interventi]

Quasi quasi faccio il fotovoltaico! Anzi no, e se cambiassi la caldaia? Uhm… e se facessi un bell’isolamento termico?

Quando ci accingiamo a ragionare su come migliorare l’efficienza energetica di casa siamo portati a ragionare di impulso e non con una visione di insieme.

Insomma vive in noi una certa sensazione di confusione…

efficienza energetica

Ma perché accade questo? Ed è possibile avere delle linee guida quando pensiamo all’efficienza energetica?

[Scopri come la diagnosi energetica può evitarti errori o interventi poco soddisfacenti]

Innanzitutto se vuoi approfondire i risultati di una diagnosi energetica ti consiglio questo articolo su un caso reale che ho seguito:

Se hai intenzione di effettuare una riqualificazione energetica importante, la prima cosa da fare è effettuare una diagnosi energetica, che è un po’ la cartina tornasole di pregi e difetti energetici della nostra casa.

Che significa?

In parole povere potrò capire quali sono gli interventi necessari e quali invece secondari.

Ovviamente la diagnosi energetica ci servirà solo nel caso in cui io abbia l’ambizione di fare in modo che la mia casa abbia bassi, bassissimi consumi, anche perché se sono nell’ordine delle idee di fare solo dei pannelli solari, o cambiare la caldaia, ad esempio, la diagnosi non mi servirà a niente.

Anche perché la diagnosi, come ti dicevo prima, è una relazione dettagliata sulla situazione della tua casa, atta a voler capire quali e quanti interventi fare; farla solo per installare dopo dei pannelli solari non avrebbe senso…

Te lo dico anche per evitare di buttare soldi inutilmente 😉

Chiarito ciò continua a leggere.

Facciamo un esempio pratico

Ipotizziamo di avere una casa che ha un consumo energetico intorno ai 100 kWh/mq annui*.

La corretta prassi vuole che si eseguano queste operazioni in ordine cronologico:

  • Intervenire sugli isolamenti termici (insufflaggio, cappotto termico, isolamento soletta etc etc..);
  • Intervenire sugli impianti (cambio caldaia, pannelli solari etc etc…).

Se seguo queste linee guida eseguirò, come prima cosa, un isolamento adeguato, ottenendo, diciamo, un dimezzamento della richiesta di energia della casa.

Otterremo quindi un risultato di 50 kWh/mq.

La seconda fase è quella di adeguare i nuovi impianti in funzione della nuova necessità di energia.

E’ importante effettuare gli interventi di efficienza energetica con questo ordine perché altrimenti potresti trovarti con impianti sovradimensionati rispetto alle reali necessità, con conseguenti costi superiori di intervento.

Già perché se considero l’esempio di cui sopra, se adeguassi gli impianti al valore dei 100 kWh/mq annui, e successivamente isolassi la casa, avrei come risultato un impianto più grande del reale fabbisogno.

Spero si esser stato chiaro 🙂

ridurre i consumi

Quindi marchiati a fuoco questa procedura prima di cadere in errore!

Ora non ti resta che contattarmi per un’analisi preliminare della tua situazione:

A presto,

Stefano.

Analisi Energetica

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  • Come evitare gli ERRORI più comuni e rischiosi
  • Come valutare le giuste SOLUZIONI senza improvvisare
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